Semplice cartografia con dispositivo GPS Garmin e un piccolo Netbook.

Posted by admin on Dic 29, 2018

I dispositivi Garmin sono di qualità e facili da trovare nei negozi, con una grande gamma di modelli.

Ma tendono ad essere piuttosto “chiusi” come software, proponendo scelte costose ( tools e mappe Garmin proprietarie ) che poi funzionano solo su sistemi Microsoft.

Volevo proporre una soluzione molto semplice e pratica che funziona egregiamente su un piccolo netbook da 10 pollici con Linux (Ubuntu\Debian) come sistema operativo. Netbook che può entrare in qualsiasi zaino e portato in campo senza farsi sentire troppo sia come peso fisico sia come costo economico.

Disgressione: “Perchè Linux” . Questi piccoli portatili mal sopportano i sistemi Microsoft che sono pesanti e lenti da caricare e stanno sempre col disco fisso a palla. Un netbook con Linux a bordo è una macchina che funziona. Con Windows un soprammobile. Volendo, la soluzione funziona anche su computer fissi o portatili più grandi con sistemi operativi Microsoft. Persino con un MAC.

Passiamo a far funzionare le cose:

I dispositivi GPS Garmin esportano tracce e waypoint su file di tipo GPX. Ovvero si avranno dei file simili a: traccia_data_ora.gpx

Ecco come si presenta “l’interno” di un Garmin 64ST collegato come memoria di massa attraverso il cavo USB in dotazione. E’ evidenziata la cartella dove si trovano i file GPX salvati in precedenza sul dispositivo.

E’ anche possibile aggiungere, nella stessa cartella sul dispositivo, file GPX presi da altri dispositivi, sempre Garmin o con lo stesso formato (vedi immagine sottostante) per poi visualizzarli od utilizzarli in campo direttamente con il dispositivo.

Ecco come si presenta un file GPX GARMIN di un waypoint aperto con un editor di testo. I dati importanti che identificano la posizione sono quelli tra i tag in azzurro.

Una volta copiati sul computer i file GPX che ci interessano (è anche possibile leggerli direttamente dal\sul dispositivo come se fosse una chiavetta USB, ma non lo raccomando, sempre meglio lavorare liberi da cavetti ed impicci, i file originali è meglio che rimangano al sicuro dentro il dispositivo) bisogna installare sul nostro Netbook il programma per leggerli e mostrarli in cartografia.

Scaricare il seguente programma open source “Terra incognita”:

https://sourceforge.net/projects/terraincognita2/

attualmente il file è: TerraIncognita245_net4.zip

Se si usa un sistema operativo Microsoft basta decomprimere l’archivio zip in una cartella e lanciare l’eseguibile “TerraIncognita.exe” al suo interno.

Se si usa come sistema operativo una distribuzione Linux Debian o derivata (Ubuntu, Mint, etc.) bisogna anche installare la libreria ‘’mono” scrivendo da terminale:

$ sudo apt-get update (per aggiornare il sistema)
$ sudo apt-get install mono-complete (per installare il programma)

a questo link tutte le informazioni aggiuntive: 
https://www.mono-project.com/docs/getting-started/install/linux/


Basta poi lanciare l’exe attraverso clic destro e ‘’apri con mono runtime” come si 
vede dall'immagine sotto.


Dopo aver aperto il programma caricato il layer preferito,

si possono importare i GPX e si ottiene un risultato del genere:

Caratteristiche tecniche del programma “Terra incognita”:

generazione di file di mappe calibrate OziExplorer, Kmz, JNX, GPSdash o TrekBuddy
possibilità di utilizzare molte fonti di mappe web Google Maps ™, Bing ™, Open street map …
gestione di waypoint o tracce salvate in gpx e in molti altri formati
area della mappa definita dall’utente selezionata per il salvataggio
interfaccia utente semplificata e semplice
scaricare e salvare mappe sullo sfondo
divisione automatica di aree molto grandi in molti file di mappe più piccole
genera file multilivello JNX
scaricare e salvare mappe sullo sfondo
gestione di waypoint o tracce salvate in gpx e in molti altri formati
supportati dispositivi legacy garmin gps


Posted in Tecnica || No Comments »

Cenacolo dell’anfiteatro 11-2018

Posted by admin on Nov 14, 2018

Ecco.

Vagavo. Perso senza riferimenti, angosciato come un naufrago in mare in una notte senza stelle.

Poi LO vidi, e TUTTO mi fu rivelato.

L’UNIPORNO.


SOLSTIZIO 2016 by LU BOB

Posted by admin on Giu 24, 2017


Rinascita.

Posted by admin on Giu 24, 2017

Dopo aver lasciato il sito a sè stesso per un paio di anni, mi sono deciso a riprendere il progetto.
Si riparte!


Forre …tte dietro l’angolo

Posted by Maclean on Lug 19, 2016

A volte quello che cerchi sta dietro l’angolo. E’ solo un problema di curvatura, trovata quella giusta si può arrivare ovunque. Amarcord_19xxChe anno era?


Fosse la volta buona…

Posted by admin on Mag 15, 2016

Sto facendo la lista per Pizzo Berro (qualcuno dovrà pur farla).

Abbiamo:

Un malo equipaggiato scalzo (leggasi “senza scarpe”), una mezza cartuccia specializzata in buchi, un ex bersagliere operato con polmonite permanente, un’altra mezza cartuccia (ma senza specializzazione) con problemi ai ginocchi, …

A questo punto (vista la compagnia) ci si possono pure tirar dentro topi da scrivania con le tasche zeppe di soldi inseguiti dal fisco…

Certo anche Pippo, sempre che sia tornato dal mare…


Lecinetto tour 2016

Posted by admin on Feb 25, 2016

Io e LUI. Da soli. In cerca di buchi.


Di nuovo alla Grotta di Riti

Posted by admin on Feb 25, 2016

Abbiamo deciso di riandarci a scavare.


Una notte al Castelliere

Posted by Maclean on Ago 18, 2015

5 Agosto 2015

MonteCerchio_2015_1

Stavolta il caso ( che è sempre mezza volontà) ci fa partire prima: ore 19:00, casa di Giulio.
Prima che “Grande Anima” esaurisca le pur robuste provviste alimentari di Manuela, un provvida telefonata di Valter salva in extremis quanto rimane nel frigorifero.
La richiesta, dall’altro capo del filo, è inequivocabile: “Oh!, Do c….o state?” Risposta: Arrivamo!”
Verificato che nessuno avesse dimenticato “scarpe” e “calzettoni”, finalmente si parte, via, dritti verso Massa Martana.
Arriviamo in loco verso le otto e un quarto. In meno di mezz’ora passiamo dai 37° di Via Battisti ai 23° della montagna. La luce del tramonto quassù è stupenda e ne vedremo sfumare in sequenza tutte le tonalità, fino a buio fondo.

Read the rest of this entry »


Cosa c’è a Monte Cerchio?

Posted by admin on Ago 4, 2015

Le più misteriose vestigia protostoriche dell’antico popolo dei  Naharki?

Vedremo.

cc